Il 14 novembre 1951 (73 anni fa) iniziava la tragedia dell'alluvione del Polesine con la tracimazione del Po in varie parti.

Mentre alcune di esse poterono essere contenute grazie ai lavori attuati dai volontari, per altre il tentativo di contenimento, per l'estensione dei tratti interessati a fronte della scarsità di uomini disponibili, si rivelò ben presto disperato. Non esisteva la protezione Civile, l'organizzazione dei soccorsi era affidata alla buona volontà degli abitanti. Non esistevano telefonini e nella mancanza di comunicazioni un ruolo decisivo per l'organizzazione dei soccorsi fu essenziale l'iniziativa personale e volontaria dei radioamatori.

Uno dei principali protagonisti di quei giorni fu il limenese Vittorio Aggujaro. Grande appassionato di radiocomunicazioni (forse i non più giovani ricorderanno la grande antenna che svettava sopra la sua casa in Piazza Diaz a Limena) in quei giorni accorse in Polesine, specialmente nella zona di Cavarzere, con la sua attrezzatura, coadiuvato da altri colleghi, organizzando un sistema di comunicazioni essenziale per coordinare gli interventi di salvataggio.

Per questo suo impegno ebbe numerosi riconoscimenti come il premio Cristoforo Colombo, ricevuto a Genova, che dice: "E' stato il primo radioamatore italiano che in occasione della alluvione sul Polesine già l'll novembre 1951, abbandonando spontaneamente le sue attività professionali, presi i necessari accordi con il 57° Corpo dei Vigili del Fuoco di Padova e su, proposta di quest'ultimo, ottenuto dal Ministero PP.TT. l'incarico di organizzare e dirigere il servizio di collegamento ed assistenza, si prodigava per oltre un mese nel servizio di emergenza, coadiuvato da una folta schiera di radioamotori".

[fonte FaceBook]