La visita del Papa a Verona

Che il Papa dovesse venire a Verona era una cosa risaputa, come noto era l'impegno dell'ARI-RE nella giornata di giovedi 19 nov 2006. La cosa che ancora non sapevo era che avrei partecipato pure io. Il presidente iz3etu mi chiama al cellulare : " c'e' bisogno di operatori: puoi venire ? ". Sono un po' titubante e non so se accettare questa allettante proposta dato che si svolgerà durante un giorno lavorativo. Ma Vito, i3bqc, infaticabile organizzatore, mi informa sulle procedure da seguire sul lavoro e mi invia la documentazione necessaria.
Arrivano le 04.45 di giovedi: appuntamento è alle ore 06.00 con Carlo e Dino i3vrd. Le apparecchiature e batterie sono già pronte: ci sono stati richiesti solo i portatili e l'autonomia per una giornata.


Il facile compito da svolgere è reso un po' complicato dalle numerose apparecchiature che devo portare con me: ho il THD7 con una batteria esterna da 2.1 A che tengo nel marsupio e con cui alimento anche l'rtx; nello zainetto pero' ho un altro portatile di scorta più altre le batterie...non si sa mai!
Arriviamo al punto di ritrovo a Verona in orario perfetto. Siamo in tanti, anzi tantissimi. Sapro' solo dopo che saranno un migliaio i Volontari, di cui oltre 70 Radioamatori. Conosco molti OM con cui scopro di condividere le passioni per i contest V/U/50Mhz e per la montagna.
L'organizzazione suddivide le squadre: noi tre di PD andremo con un gruppo di Alpini nella curva Sud del Bentegodi e saremo gli operatori Radio in collegamento con la centrale operativa.
Gli operatori della sicurezza, con precisione e gentilezza, danno inizio all'accesso allo stadio.
Il nostro gruppo e' suddiviso in tre sottogruppi che andranno sui tre livelli della curva: Carlo ETU sul primo (livello campo), io, i3juk, sul secondo (livello intermedio), Dino VRD (al livello superiore).
La simpatia del gruppo ANA comandato da Luigi e' subito evidente: conoscono benissimo come procedere e mi bastano poche parole con Luigi perche' nasca un'intesa che ci fara' lavorare in sintonia per tutta la giornata.

Il tempo di sederci e mangiare un panino, poi cominciano ad arrivare i Pellegrini. Il lavoro di comunicazione non mi impegna molto; eseguo prove con la c.le operativa e comunicazioni di servizio.

Luigi e' ovunque e con gentile fermezza si fa ascoltare da tutti. Meraviglioso e' il rapporto con le persone che affluiscono: due Suore ( mi scuso non ricordo l'ordine) con la loro semplice e pura felicità per avere avuto la possibilità di partecipare ad un evento così importante, ci infondono grande gioia e ottimismo.

Mi muovo da una parte all'altra dello stadio tanto che penso di aver fatto chilometri. Le ore passano e verso le... arrivano le autorita': si intensificano le comunicazioni, fortunatamente ci sono solo piccoli inconvenienti, prontamente risolti all'intervento dei volontari.
Lo stadio e' oramai pieno: non ho ma visto tante persone riunite in solo luogo!

Arriva il Papa e riesco anche a fare qualche foto, ma il resto del tempo lo passo correndo appresso a Luigi.
Inizia la S. Messa, riusciamo a contenere la folla evitando che si accalchi sulle ringhiere.
Nel frattempo vedo anche Carlo e Dino sono molto impegnati ma non comunichiamo fra di noi per lasciare libera la frequenza.
La Comunione si rivela il momento cruciale: restiamo infatti solo io e Luigi a presidiare la nostra zona ma pur dovendo comunicare a gesti riusciamo a capirci e a controllare la situzione.
La S.Messa finisce e nonostante i ripetuti appelli a non lasciare lo stadio prima di una comunicazione ufficiale, la gente comincia ad uscire.
Alla comunicazione "La curva sud puo' uscire" , Luigi dà il via libera e dopo pochi minuti il nostro settore è vuoto.
Finalmente dopo una giornata trascorsa tutta in piedi, possiamo sederci e aspettare la fine operazione che, vista la stanchezza, fortunatamente non tarda ad arrivare.
Ci incamminiamo verso il punto di raccolta del mattino commentando tra di noi gli avvenimenti della giornata; lungo la strada incrociamo una signora disabile che risponde al nostro saluto con una frase che ci gratifichera': "ragazzi se nessuno, come penso, ve lo ha ancora detto, vi ringrazio per quello che avete fatto, grazie...".
Arrivati al punto di raccolta attendiamo che il traffico sia meno intenso per ritornare a casa dove arrivo alle 21.30: a parte il mal di schiena, di spalle, di piedi e un leggero mal di testa è tutto perfetto.

Una giornata intensa che ha visto come protagonista le comunicazioni Radio e comunicazione tra persone.
Un grazie a tutti gli operatori Radio e al gruppo ANA con cui abbiamo lavorato.